Abstract
L'implementazione dell'Agenda digitale europea progredisce, ed entro il 2013 uno dei suoi primi target - la copertura universale della banda larga di base - avrebbe dovuto essere raggiunto nella UE. Purtroppo, gli stati membri e le regioni continuano ad esibire differenze persistenti in termini di avanzamento della Societa dell'Informazione. Anche le politiche regionali differiscono tra loro, e queste possono giocare un ruolo sostanziale, specie negli investimenti per la soluzione del divario digitale infrastrutturale. Il lavoro si focalizza sul Veneto, dove le ICT e la banda larga vengono correttamente percepite come un ingrediente decisivo per contrastare la recessione economica ed il declino industriale. Dopo aver criticamente esaminato lo stato e l'evoluzione recente della banda larga regionale, se ne esaminano le relative politiche. In sintesi, la nostra analisi valuta positivamente la strategia e l'attivita del policy-maker regionale, mentre allo stesso tempo riconosce che la demografia ed il modello di sviluppo diffuso di questa regione, unitamente alle problematiche poste dall'orografia e dall'infrastruttura di rete di legacy, richiederebbero fondi pubblici ben maggiori, mancando gli incentivi privati. Correlativamente, l'analisi viene generalizzata guardando alle prossime sde poste dalla transizione alle reti NGA.