Abstract
Da poco più di mezzo secolo le donne hanno conquistato il diritto di scegliere, in maniera più o meno agevolata, la carriera al di fuori delle mura domestiche non più come alternativa, bensì come opzione complementare al dovere familiare. Nello specifico, facendo riferimento alla possibilità di avviare un’attività imprenditoriale, le opportunità offerte differiscono da paese a paese. La situazione italiana, al riguardo, risulta poco “rosea”. Al 31.12.2021 le imprese femminili rappresentavano solo il 22,1% (1.342.703) del totale. La scarsa numerosità rispetto all’imprenditoria maschile può esser giustificata da numerosi fattori, tra cui, principalmente, l’accesso al credito. Questo lavoro si focalizza proprio sulle difficoltà di reperimento di risorse finanziarie da parte delle donne imprenditrici. L’obiettivo è analizzare le condizioni nell’accesso al credito bancario, riuscendo ad identificare, qualora esistessero, differenze sistematiche correlate al genere del titolare dell’attività d’impresa.